giovedì 26 luglio 2012

Gli occhi della gente

Certamente a tutte le donne piace sentirsi belle ed apprezzate, ed è sicuro che nel mondo esistono problemi ben peggiori dei continui apprezzamenti.
Ci sono donne che pagherebbero oro per essere sempre al centro dell'attenzione, e soprattutto rinuncerebbero ad "acchittarsi" come pavoni per essere seguite con lo sguardo.
Ma le storie antiche ci insegnano che la bellezza è da sempre richiamo di maledizioni, e tutt'oggi è ancora così. Certamente, le donne belle non vengono messe al rogo con l'accusa di streghe da donne gelose, ne vengono rapite dai barbari, ma convivono tutti i giorni con gli occhi della gente addosso.
Mi spiace se sembrerò altezzosa, o "una che se la tira", ma la realtà è quella che dimostrano i fatti, ed i fatti ad oggi sono così.
Provate ad immaginare di uscire ogni giorno di casa, per andare in posta, o a fare la spesa, per portare i figli a scuola, o andare all'università. Provate ad immaginare di essere continuamente fissate dalla gente per strada, soprattutto dagli uomini, perchè tra donne si ci guarda, forse per competizione, forse per simpatia, ma le donne tra di loro, a menochè non stiano guardando e spettegolando insieme, non creano un gran fastidio.
"E che sarà mai!" potrebbe pensare qualcuno che si occupa di problemi più seri nel mondo, ma effettivamente, quando questo subire ti comporta una modifica delle azioni che compiremmo, allora siamo in presenza di un problema. Mi spiego meglio, se per non essere "apprezzate" evitiamo parchetti pubblici, bar, attraversiamo continuamente la strada per evitare luoghi di concentrazione di persone, oppure ci siamo comprate una camicetta bellissima ma non la indossiamo perchè sappiamo che tutti ci guarderanno, allora si, è un problema fastidioso!
Quello che all'improvviso accade è che si ci trasforma in carne. Come una bella bistecca succulenta, la donna cammina per strada, e viene assalita da occhi e (fossero solo quelli) commenti, fischi, canzoncine come "rose rosse per te"...tutto sembra molto carino, molto simpatico, vero? Peccato che gli uomini non abbiano inseriti negli occhi dei laser per scoprire le malattie! Risparmieremmo soprattutto su mammografie, pup-test e controlli di emorroidi!
D'altra parte è scontato che molte donne amino essere guardate, e a tal fine si conciano in modi appariscenti. Nulla di sbagliato, come si dice: dove c'è gusto! Il problema è che non tutte le donne sono uguali, e non a tutte piace essere al centro dell'attenzione, o perlomeno non sempre. Certamente ad una festa a chiunque indossi un bel vestito, abbia un bel trucco, e le scarpe nuove e firmate, fa piacere essere considerata come la più bella della serata; chi non ha mai immaginato di arrivare ad un evento e la folla si apre a spartiacque data la bellezza della ragazza?    Vivere però in una condizione di attenzione costante è mortificante, dopo un pò.  E allora provi ad uscire di casa con la tuta, e pensi "cosi nessuno mi noterà", ma per sfortuna e fortuna insieme, gli uomini non sono sempre così cretini, e riconoscono la bellezza anche sotto chili di tessuto informe.  Qual'è la soluzione? Forse il rendersi conto che altre ragazze pagherebbero per essere apprezzate in questo modo?


Ma chi sono questi uomini così invadenti? Ormai viviamo in un mondo multietnico, ma forse abbiamo dato un'idea sbagliata delle nostre usanze agli "stanieri" pensano che da noi si possa fare un po come gli pare. Attenzione, non è un discorso razzista, ma di statistica. Il 70% degli "apprezzamenti" viene fatto da stranieri. Ma io, da totale ignorante, mi domando: ma nel loro paese di origine si comportano nello stesso modo? Purtroppo esistono ancora oggi paesi in cui le donne sono costrette (e si autocostringono) ad indossare il burqa, è comprensibile, ma neanche tanto, che arrivati da noi vedano le donne come non serie, e si sentano perciò autorizzati ad esternale le loro voglie e i loro pensieri. Forse qualcuno avrebbe dovuto o dovrebbe tutt'ora spiegare che da noi le donne sono libere e vanno rispettate. Peccato che sia così difficile capirlo; tuttavia una bella risposta a bruciapelo come "fallo fare a tua madre" oppure "sei un cafone, non ti permettere mai più, con chi ti credi di parlare", ci sta sempre bene.
Poi c'è un 20% di uomini maturi solitamente italiani che svolgono lavori di tipo manuale, ad esempio muratori o venditori, che interrompono il lavoro per osservare per bene se tutto del nostro corpo è al posto giusto, con votazione finale, espressa in commenti o applausi. Chissà se questi minuti di stop dal lavoro gli vengono sottratti dalla paga!
Infine un 10% è costituito dalla razza meno fastidiosa ma pur sempre invadente, i ragazzi nostri coetanei. Solitamente questa tipologia non agisce in modo "diretto" come le prime due, ma si accompagna ad un destriero, che sia una macchina o una moto, forse questo prolungamento del loro corpo gli infonde maggiore autostima. Anche l'approccio è diverso a seconda delle caratteristiche. I tamarri emettono versi gutturali, forse reminiscenze del loro primo stadio scimmiesco "u u u, ehi, (fischio)"... poi ci sono i ragazzi "normali" che tentano un approccio del tipo "vuoi un passaggio?" oppure si inventano scuse come l'aver smarrito lo via di casa, chiedendo indicazioni con evidente accento milanese, a milano, a una napoletana. Infine ci sono i mammalucchi, ovvero quelli che ti fissano e basta. Ci manca solo un pò di bavetta di lato e sarebbero perfetti. La domanda più frequente che mi sovviene è "hai visto la madonna?"... che amarezza.
Detto ciò, evitare di andare in giro con minigonne giropassera e scollature da pornostar certamente aiuta a distogliere l'attenzione dei calienti maschietti, ma è pur vero che molte donne si vestono per sentirsi belle loro stesse, per la loro autostima sempre vacillante, e non per questi apprezzamenti bavosi. La libertà è un diritto sacrosanto che non deve essere negato dall'invadenza altrui.
A chi sta pensando ora "si, ma gli occhi sono fatti per guardare", vorrei dire che guardare, con educazione, una persona che ci attrae, è ben diverso dall'essere invadenti e irrispettosi. Che bisogna sapersi regolare.  
Un'altra idea, un pò malsana, che mi è venuta è quella di creare una specie di task force, se si dice così. Un gruppo di donne, di qualunque tipo, alte, basse, magre, chiatte, pulite e sporche, che si disperdano per la città e, in gruppi o in solitaria, e attuino la legge del contrappasso. E così quando passa un uomo, ma non solo figo (è questa la follia), ma anche vecchi, stranieri bavosi, cessi da paura, inizino a fissare i loro "pacchi", il culo, a dire frasi tipo "bello, quanto vuoi?", o cose ancor più volgari che non sto qui ad elencare. Vi immaginate la scena?   Il problema per cui molti uomini si permettono di fare i gradassi è che le donne sono dotate di maggiore intelligenza e autocontrollo, e forse di educazione, per questo non li bastonano in mezzo ad una strada. Ma cosa succederebbe se si sentissero sotto assedio? Forse ci penserebbero due volte a fare apprezzamenti che dovrebbero tenere per se, forse per una volta sarebbero loro la carne da macello ambulante!
In modo più concreto, è possibile attuare alcuni piccoli accorgimenti, e fare come si fa con i cani: bisogna "dargli in testa", ovvero quando ci rendiamo conto che lo sguardo è troppo insistente bisogna fermarsi, fare un giravolta e dire "hai visto tutto per bene?" oppure "vuoi una fotografia?"; se fanno apprezzamenti carini tipo "sei stupenda" si può anche lasciare correre, ma se sono volgari e offensivi BISOGNA rispondere, assolutamente, perchè se non li mandiamo a quel paese lo faranno ancora e ancora e ancora. Devono capire che non ci fa piacere, che non ci piace, che la devono smettere, e quindi bisogna rispondere con fermezza "dillo a tua madre", "vergognati, potrei essere tua figlia". Esistono anche altre risposte tipo "ma ti sei guardato mostro?" anche se non sono quelle che preferisco perchè non è il loro essere brutti a non autorizzarli a fare apprezzamenti, anche un figo non si può permettere. punto.
A parte questi sogni di vendetta, una cosa che possiamo sperare è che, mentre camminiamo per andare a fare la spesa nella nostra tuta informe, passi una figa da paura dall'altro lato della strada, e finalmente saremo libere di rilassare la pancia.