giovedì 20 dicembre 2012

Il femminicidio di Eva

Dopo vari commenti negativi su facebook su questo articolo, ho deciso di leggerlo, e di rifletterci su.
Certo, scritto in questo modo è decisamente facile da criticare, ma credo che ci siano alcuni pensieri sotto quelle parole scritte male, pensieri sicuramente estremi e molto lontani dal mio modo di pensare, ma che forse delineano un estremo che tira il "come dovrebbe essere" verso un discorso più serio e "normale".
Innanzitutto le donne non si illudono nel sentirsi indipendenti, le donne sono indipendenti, ogni essere vivente lo è, altrimenti il Signore (siccome l'articolo è apparso su pontifex roma) ci avrebbe creati attaccati a qualcun altro da cui dipendere.
E' una cosa assurda anche scrivere che le donne provocano gli uomini, abbandonando i figli, la casa nella sporcizia, i cibi freddi e i vestiti sporchi, come se: 1- gli uomini fossero dei deficienti incapaci di pulirsi il sedere; 2- quando un uomo sceglie una compagna, si presuppone che la conosca, e certamente non immagina che da "sex and the city" diventi Cenerentola; altrimenti ne scegliesse una che più si confà ai suoi gusti e bisogni. semplice.
Ancor più assurdo è parlare di aborto come il "cavolo a merenda", dato che nessuno dei casi di cui giornali e media si sono occupati ultimamente ha come movente l'aborto della donna rispetto al parere contrario dell'uomo, quindi Sign. Volpe, ma che c'entra?
Boh. 
Trovo invece una buona riflessione la richiesta di analizzare caso per caso i cosiddetti femminicidi.
Pochi giorni fa nella "stimolante" trasmissione di Barbara D'Urso, è stato intervistato l'amico dell'ultimo assassino, che con un'uscita inaspettata ha dichiarato che la vittima in realtà aveva esasperato il compagno, lasciandolo più volte, tradendolo, e ritornando sempre da lui.
Ovviamente dopo questa affermazione nessun dibattito. L'assassino è colpevole. Punto.
Certo, l'assassino è colpevole, e questo è sacrosanto, e nessuna "provocazione" può giustificare l'omicidio...però... e dico però... proviamo ad immaginarci per un attimo la situazione di questo signore.
Ammettiamo che non tutti gli uomini siano uguali. Ammettiamo che incontrare un uomo capace di gestire i propri impulsi, e la rabbia, è raro.
Molto spesso si parla dell'anello mancante tra la scimmia e l'uomo, in realtà bisognerebbe parlare dell'anello mancante tra la scimmia e la donna, e quell'anello è l'uomo.
Forse sembrerà semplicistico voler giustificare le azioni sbagliate di alcuni uomini dalla loro similitudine al mondo animale (che assassino non è), però bisogna ammettere che molti uomini sono ancora primitivi, a causa della condizione culturale, sociale o semplicemente per predisposizione mentale.
Immaginiamo adesso che questo uomo sia fidanzato/sposato con una scassapalle di prima categoria.
Io sono donna, vedo come sono le mie coetanee, quelle più giovani e quelle più vecchie.
Premessa la solita tiritera (vera) che le donne sono meravigliose, etc.etc., molte donne sono esasperanti. Innanzitutto si comportano come delle vere stronze, e confondono l'amore dei compagni e la pazienza, con l'essere zerbino.
Molte, troppe volte, si va oltre il limite, e finchè una donna alza le mani, urla, lancia i piatti, non succede niente, ma se lo fa un uomo allora è violenza. Bisogna considerare che la forza fisica di uomo la maggior parte delle volte è molto superiore a quella di una donna, quindi lo schiaffo di una donna fa male, ma quello di un uomo può farti cadere a terra. E questo gli uomini lo sanno, ma può capitare che lo dimentichino, e per questo la pagano cara. Ahi loro!
Molti confondono la parità dei sessi, con il femminismo e con qualcosa che va oltre il femminismo, che è quello che viviamo oggi.
Non so se ne perchè le donne hanno bisogno di lottare per dei diritti indipendentemente se questi siano stati raggiunti o meno, ma oggi siamo nell'estremizzazione del femminismo.
Il femminismo non vuol dire che la donna sia migliore dell'uomo, non vuol dire che la donna può e deve fare tutto quello che vuole anche se queste azioni sono irresponsabili e sbagliate nei confronti di chi invece dovremmo rispettare.
Stiamo sbagliando tutto.
Certamente con questo non sto dicendo che le donne debbano stare zitte e subire situazioni che non vogliono, ma perlomeno dovrebbero essere concrete e coerenti nelle loro azioni, senza confondere ed esasperare (arti in cui noi donne siamo maestre! creiamo labirinti mentali da cui è impossibile uscire vivi).
Tante volte poi, le donne pensano che sia l'uomo il nemico alla propria realizzazione, quando invece è la donna stessa ad essere contro le altre.
Vi faccio un esempio: un uomo datore di lavoro, deve scegliere una collaboratrice tra una ragazza laureata e una ragazza laureata che gli fa un pompino (scusate il francesismo).
Adesso, (ricordate il discorso dell'anello mancante?) bene, secondo voi chi sceglie?
Lo sappiamo chi sceglie, e non sta a noi sindacare sul perchè e sul se sia giusto o sbagliato, è cosi!
E prima di cambiare la testa (che risiede tra le gambe) degli uomini, faremmo prima ad aprire bene gli occhi noi e renderci conto di chi è davvero la colpa.
La colpa non è dell'uomo maiale, ma della ragazza zoccola.
Se tutte le donne si comportassero da Donne, non avremmo questi problemi, perchè il signor datore di lavoro, chiedendo prestazioni sessuali si sentirebbe mandato a fanculo da tutte le donne del mondo, e dovrebbe scegliere in base ad altre qualità (che forse saranno le misure di reggiseno) ma perlomeno non sarà colpa nostra.
Quindi...occhio.
Altro argomento interessante trattato nell'articolo è quello della presenza ossessiva della pornografia.
Accendiamo la tv, sfogliamo un giornale, camminiamo per strada, in metro, ovunque, ci sono provocazioni sessuali.
Se anche non le si va a cercare esplicitamente, queste sono dappertutto.
Ti vogliono vendere un gioiello? Ecco il culo! Ti vogliono vendere un cellulare? Ecco le tette!
Vogliono sponsorizzare le Isole? Ecco la donna nuda! E questo vale per ogni cosa, ogni prodotto, ogni notizia, ogni cosa che è immagine diventa stimolazione sessuale.
Adesso, ma la vogliamo smettere?
Questo non è un discorso proibizionista, è una richiesta di riprendersi il proprio cervello, il proprio istinto sessuale.
Ci dicono cosa mangiare, come vestire, cosa comprare e anche cosa, come fottere, e quando.
B A S T A .
Se qualcuno (uomo o donna) ha voglia di eccitarsi sessualmente ha oggi la possibilità di trovare le soluzioni che preferisce; ma perchè se io non ne ho voglia, o non sono interessato in questo momento, devo subire invece la pressione di queste immagini?
Le immagini di sesso stimolano il cervello a pensieri sessuali, è normale.
E quando probabilmente l'uomo (italiano o straniero) anello mancante, con una condizione culturale che rasenta i polli, e la socialità (in particolare femminile) non c'è, e soprattutto non c'è con quelle donne che sono presentate come lo standard (e le modelle non sono lo standard), si imbatta in questi cazzo di stimoli sessuali 24h su 24, ma secondo voi, non impazzisce?
Allora incontra una povera ragazza che magari torna a casa per fatti propri, e la aggredisce.
Di chi è la colpa? Dell'uomo certamente! Ma anche nostra, che abbiamo ossessionato quell'uomo e portato a quella azione.
Ovviamente anche nel passato, in cui non c'era così tanto erotismo a buon mercato, avvenivano gli stupri, ma concorderete con me, che oggi siamo fuori controllo. Anche gli adolescenti in classe violentano le compagne, o loro stesse si prostituiscono per una ricarica telefonica.
Rendiamo conto.           Rendiamoci conto.
R E N D I A M O C I    C O N T O.

Quindi, la colpa di chi è?
Non delle donne che vengono ammazzate, ma dell'atteggiamento sbagliato delle donne in generale.
La colpa è degli uomini, che non riescono ad assumere il controllo del proprio cervello, delegando finalmente il pene a strumento per bisogni fisici (anche sessuali) ma non di gestione delle azioni (per quello esiste il cervello!); e al contempo gli uomini devono imparare a controllare le pazze che frequentano, scappando quando possono, denunciando le donne se subiscono violenze fisiche o psicologiche, anche loro possono essere vittime!
La colpa è del mercato, che costringe uomini e donne a SUBIRE i loro messaggi.
Quindi, ognuno deve fare qualcosa, migliorare se stesso e soprattutto INCAZZARSI contro questo mercato, contro la violenza.

Un abbraccio

http://www.youtube.com/watch?v=2hSwQt0bXnA