mercoledì 18 novembre 2015

La felicità

In questi giorni mi ritrovo ad avere molto tempo per me. 
Non ho nessuna voglia di uscire, anche perché fa freddo, e ho un bel po di tempo per organizzarmi la vita. 
Organizzarmi la vita mi è sempre piaciuto, mi piace un pò meno vivere in effetti; mi spiego: mi piace scrivere sull'agenda nuova di pacca, cose da fare, posti da vedere, persone da incontrare, aerei da prendere… ma spesso mi ritrovo ad aggiungere puntini sospensivi con (tra parentesi) "domani", "forse", e a spostare i post-it da una pagina all'altra dell'agenda…rimandando….rimandando…dimenticando.
Così ho visto online tutte le agende delle donne super-impegnate ma sempre molto molto molto creative, piene di annotazioni, di impegni, di foto, di stickers colorati… e allora li ho acquistati anche io questi stickers: faccine allegre, cuoricini, stelline, fiorellini…e chi più ne ha più ne metta. Bellissimi, senza ombra di dubbio. 
Così è arrivato il momento di scrivere qualcosa su questa agenda… mmm, vediamo… ceretta, si, ceretta fatta, bene, mettiamo una faccina felice. 
E poi sono riuscita a fare quel dolce vegano e senza glutine… tanti asterischi e faccina felice. … I cuoricini per cosa posso usarli? Vabbè, li metto quando faccio sesso… così mi ricordo di averlo fatto…mi servirà? Boh.
Insomma sono giorni che faccio questa agenda ma è sempre un è pò spoglia… possibile non abbia molte cose da fare e quindi da scrivere?
Così mi sono dedicata alla Happiness Jar… ho letto per caso di questo cosa. Si tratta di un vaso di vetro in cui mettere ogni giorno un bigliettino con la data e la cosa più bella che mi è accaduta durante il giorno. 
A parte il fatto che i cinesi mi hanno chiesto 20 euro per un vaso di vetro col coperchio (come quelli delle foto fighe online), così ho declinato su una bottiglia di vetro della passata di pomodoro finita che anche se ho lavato, puzza un pò; non sarà estetica, ma almeno è economica, e poi non so neanche se porterò a termine questa cosa della happiness jar. 
Insomma, ogni giorno devo scrivere qualcosa di bello che mi è successo: da un incontro, ad una sensazione, qualsiasi cosa mi abbia dato un sorriso… e vuoi che in una giornata non ci sia almeno una cosa che mi abbia fatto sorridere?
Ehm… forse dovrei spiegare che sono una persona tendenzialmente pessimista. 
In effetti mi ritengo estremamente realista e molto molto sensibile, quindi gli eventi del mondo circostante non solo mi interessano e mi intristiscono, ma mi restano anche incollati come delle zecche, e mi appesantiscono le giornate tornandomi in mente in continuazione. Vivere così è abbastanza difficile, ma preferisco questo al riempirmi la testa con domande del tipo "di che colore metto lo smalto oggi?", come unica preoccupazione. 
E quindi ho cercato di trovare ogni giorno qualcosa di bello da poter scrivere su questi cavolo di bigliettini della happiness jar, ma devo dire che è davvero difficile, e soprattutto mi veniva d'istinto scrivere le cose negative che mi erano successe. 
E allora mi sono detta: ma qualcuno avrà creato una Sadness Jar? Cercando su pinterest e su google non ho trovato granché, qualcuno dall'altra parte del mondo l'aveva creata, e non erano vasi di vetro belli e profumati, ma barattoli della nutella finiti o dei sottaceti. Ecco! Dovevo farla anche io la Sadness Jar! 
Ma, se la happiness jar si crea per ricordare le cose belle della vita, magari nei momenti più difficili; a cosa serve una sadness jar? Di certo non ho bisogno di deprimermi per la troppa felicità (cogliete l'ironia?), e quindi non so cosa ne facciano gli altri della sadness jar, io ho pensato di raccogliere un pò di fogliettini in cui scriverò le cose che mi appesantiscono l'anima, e già questo mi aiuterà a sentirmi un pò meno pesante, e poi di bruciarli… nella speranza che questi brutti pensieri possano allontarsi da me, anche se non risolverò certamente i problemi del mondo che mi affliggono, perché non so se ve l'ho detto, ma questi pensieri negativi non nascono da me, dalla mia vita, ma dall'esterno, e con me non hanno nulla a che vedere: parlo di massacri dall'altra parte del mondo, di stermini di animali, di omicidi, di bullismo, di ignoranza e stupidità, di cose che non vengono a rovinare la mia vita direttamente, ma che mi fanno soffrire tanto lo stesso, perché vorrei tanto che il mondo fosse diverso, e non riesco ad accettare di non poter fare nulla. 
Ma tornando a noi e alla mia agenda da decorare, online trovo solo faccine felici, scritte "che bella giornata!" "felicità" e altre cose simili… cose che però, sinceramente, non saprei dove attaccare.
Sarebbe meglio avere degli stickers con scritto "una giornata come le altre", oppure "ho stirato, fatto da mangiare e sceso giù il cane", oppure "che bello stare sul divano"…. insomma, cose mie. 
E su internet vedo gente che si fa foto con mille sorrisi, e scrive "se la vita non ti sorride, falle il solletico"…. a me viene l'ansia, dico sul serio. 
Possibile che davvero ci siano persone che pensano queste stronzate? E le scrivono per comunicarle agli altri? 
Ragazze che scrivete queste cose, se siete single c'è un motivo.   (ovviamente non vale per tutti, ma se non siete amanti del fetish, o odiate le persone in generale, allora si, per voi vale).
…cioè, chiedetevelo: non è che siete delle oche idiote?
Così, giusto per toglierci il dubbio. 

Mi ricordo una sera in cui andai ad una festa di compleanno in un locale di Milano.  Erano amici di amici, ed era abbastanza plausibile sentirmi fuori luogo, 
già non sono chissà quanto interessata alle vite degli altri, poi di gente che non ha alcunché in comune con me… vi lascio immaginare. 
Insomma, per farla breve, neanche loro si divertivano, bevevano, parlavano del più e del meno, la maggior parte del tempo eravamo tutti alienati dai nostri cellulari, poi alla fine uno disse "facciamoci un selfie!" E così ci stringemmo tutti con i bicchieri in mano e sorrisi esplosivi, prima di tornare ai nostri cellulari. 
Che ve lo dico a fare, una vera serata di merda, in cui stare sul divano sarebbe stata l'alternativa vincente, e spesso, molto spesso, è la mia unica alternativa, dopo aver passato troppe serate così, ma questa è un'altra storia. 
Il giorno dopo vidi su facebook quella foto… però, eravamo venuti bene… e i sorrisi sembravano quasi veri… ma quello che mi lasciò sgomenta furono i commenti dei vari partecipanti: "bellissima serata!", "non vedo l'ora di ripetere", "mamma mia quanto ci siamo divertiti"….. eeeeeee? quanto??? Per nulla! E' stata una serata di merda!  …. 
Questa felicità ostentata, questa felicità a tutti i costi, la felicità fatta di "momenti" di cui a quanto pare tutti si accorgono tranne me, la felicità di agende piene di cuoricini e di appuntamenti con amiche fighe, di shopping di minigonne e scarpe con i tacchi che solo i travestiti… e poi l'alcool, fiumi e fiumi di alcool, da mostrare prima di bere…perché l'alcol vuol dire che ci stiamo divertendo…
Addirittura esistono "corsi per essere felici", "libri per essere felici", "coach della felicità", cioè persone che ti insegnano come essere felice! 

Sentite, io andrò avanti con la mia agenda, sicuramente meno colorata delle vostre, in cui segnerò quando mangio, cosa mangio, quelle volte che esco e poi mi mando male perché spendo soldi in scarpe che non indosserò mai, però voi, fatemi un piacere, ogni tanto, guardate fuori dalla finestra, osservate la luce, senza fare foto, senza scrivere post su facebook, senza dire niente. Provate quella sensazione di felicità che solo la luce, la brezza, una musica lontana e l'odore del cibo dalle case degli altri vi danno? Quella felicità non si può scrivere in un bigliettino della happiness jar e non ha un sticker per la mia agenda, anche perché scrivere "ho visto la luce dalla finestra" fa davvero cagare, ma è una felicità piccola ed intensa, che vi consiglio di provare qualche volta, solo per capire cosa è reale. 


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